martedì 19 giugno 2012

Un pomeriggio con Marta Weiss, nonna vegan.

Marta Weiss scrive una dedica per Luce.
Sotto si intravede una rivista che la ritrae da giovane

Pensavo che incontrare Marta Weiss fosse solo un sogno irrealizzabile, un po' come quello di Julie Powel che non riuscì mai a coronare il desiderio di abbracciare la sua paladina Julia Child (vedi Julie & Julia). Nel mio caso, invece, è stato magicamente diverso. Mi è bastata una telefonata e pochi giorni dopo ero già seduta su una sedia di casa sua. Marta Weiss viene definita la nonnina vegan per antonomasia. 88 anni, vegetariana da quando ne aveva 15. Vegana da oltre 40. Con tutta probabilità è la prima donna ad essere diventata vegan in Italia. Ci accordiamo per un incontro sabato pomeriggio e così, sotto il picco del sole di una afosissima Milano, lascio Luce a casa con il papà e mi metto alla guida dell'auto. Città Studi non è lontanissima da casa mia. In 15 minuti sono già da lei.

Il cortile della sua abitazione
Marta abita in una casa tranquilla che si affaccia su un grande cortile interno. Quando mi ritrovo davanti alla sua porta, con una pianta di fiori in mano, mi sento emozionata!


Chi mi apre è una Signora d'altri tempi. Una retina in testa per raccogliere i capelli. Un velo di rossetto sulle labbra. Marta ha un non so che di regale. Sembra uscita da una fotografia degli anni 20 dove tutto aveva un sapore di autenticità. Noto subito la sua pelle perfettamente candida e liscia - tipica di chi è vegan ;) - Capisco subito che Marta ha modi eleganti, ma anche molto schietti. Osservando la mia pianta di fiori gialli, mi ringrazia, ma obietta che non accetta mai regali da nessuno e che avrei dovuto riportarla via. Mi accoglie in una grande stanza con la tavola apparecchiata per due. Avevo sentito dire che accoglie i suoi ospiti con succo di frutta e dolcetti ripieni di frutta (ovviamente tutto vegan). Lo stesso trattamento è riservato a me ;) Mi siedo e attorno a noi scorgo pochi oggetti: una macchina da cucire, dei libri e due foto in bianco e nero appese al muro: sua madre e suo padre. Con gentilezza mi chiede di cosa vorrei parlare, estraggo un taccuino sul quale mi ero segnata alcune domande. Questo è ciò di cui abbiamo parlato:

Marta Weiss ha 88 anni, è di origine ungherese e suo padre fu il primo ad importare in Italia il lecca lecca ed i primi preparati per i gelati confezionati. Marta è ebrea. Ha tanti ricordi della guerra. La sua famiglia scappò in Svizzera aiutata da un contrabbandiere ed una volta alla frontiera riuscì a valicare il confine grazie ad un finanziere italiano che tagliò la rete di sicurezza. In Israele, mi racconta, la Guardia di Finanza Italiana ha ricevuto una medaglia d'oro per aver aiutato tanti ebrei. Una volta in Svizzera si recò in un campo-profughi. Ognuno avevo un ruolo preciso, il suo fu quello di lavorare in cucina. Sempre in periodo di guerra, Marta conobbe Francis, un ragazzo ungherese, ebreo, vegetariano dalla nascita. Il loro fu un un grande amore. Un amore che si interruppe tragicamente quando Francis fu deportato in un campo di sterminio nel quale trovò la morte. Grazie a lui Marta conobbe il vegetarismo, ma mi confessa che divenne vegetariana solo dopo due anni da quella tragica scomparsa. Marta aveva solo 15 anni.

"Ognuno di noi ha un proprio destino", mi dice. "Che Francis fosse vegetariano fu solo un caso. Credo che sarei diventata vegetariana comunque".
I genitori, soprattutto la madre, cercarono di ostacolare questa scelta alimentare.
"Mia madre organizzò addirittura un viaggio in montagna con una mia cugina che avrebbe dovuto dissuadermi in quella scelta. Ma io ero figlia unica e come tutte le figlie uniche ero testarda, viziata! Nessuno riuscì mai più a farmi cambiare idea."
Mi racconta che dopo la morte di Francis e la fine della guerra, boicottò per moltissimi anni i prodotti tedeschi.
"Chissà, forse sono stata l'antesignana di questa forma di protesta", mi dice riferendosi al moderno boicottaggio di certi generi di consumo.

Nella sua vita ha avuto solo quattro fidanzati.
"Dopo la mia scelta vegetariana non sarei mai più riuscita a stare con un fidanzato onnivoro. Questo complicava molto le cose. E' difficile trovare un vegetariano oggi, si immagini allora!"
Marta (che mi dice di aver desiderato a lungo di creare una famiglia ed avere dei figli) arrivò persino a mettere delle inserzioni per trovare il "ragazzo vegetariano giusto per lei", ma "quando ero giovane", continua "ero un po' superficiale. Se un uomo non mi piaceva fisicamente...lasciavo perdere subito. Non gli davo nemmeno l'occasione di un secondo incontro!" mi racconta divertita.
"E poi, diciamoci la verità. Spesso ci sono presone che si professano vegetariane o vegan, ma poi sono un concentrato di cattiveria con la gente. Essere vegan non vuol dire essere buoni solo con gli animali o con l'ambiente, ma anche con le persone".

Marta segue un corso di figurinista, ma il padre la convince a lavorare nella sua azienda di preparati per gelati dove lavorerà per tutta la vita. Quando le chiedo se a causa della sua scelta vegetariana ha dovuto scontrarsi con la critica della gente, lei risponde sollevando le spalle e accigliando la fronte: "Uff...bisogna fregarsene della gente. Io non ho mai ascoltato nessuno! Qualche volta mi capita di parlare con ragazze vegane che non si truccano per non usare cosmetici testati su animali. Mi dicono di essere spesso criticare per il loro aspetto non proprio alla moda. Io dico loro che bisogna fregarsene della gente e di quello che pensa e fare solo ciò in cui crediamo veramente."
Da circa 40 anni Marta è diventata vegana! Incomincia una vita di attivista, scrive un opuscolo dal titolo "Siano uomini o belve?" - scaricabile dal sito Fotum Etici - e lo distribuisce ad ogni convegno a cui partecipa.

"Non sono d'accordo nemmeno su chi tiene i cani nelle proprie abitazioni! I cani discendono dai lupi, dovrebbero vivere in libertà, nelle campagne!" Penso al mio Cochise che starà ronfando bellamente a casa, ai piedi di Luce. Ma per pudore non le dico niente!

Marta scrive ogni giorno a medici, televisioni, giornali, affinché si parli dei benefici della dieta vegana e dell'inutilità dell'uccisione di tanti poveri animali. Tutte le persone che contatta le danno ragione, ma purtroppo il riscontro mediatico della questione rimane minimo. Le chiedo come mai, secondo lei, seppur la scelta vegetariana e vegan stia prendendo appiglio, stenti a decollare.
"Ho una mia teoria sa?" mi dice. "Non ha notato che in televisione si pubblicizza di tutto tranne alimenti specifici per i vegan? Se i produttori di Seitan, Tofu, dessert vegetali, li pubblicizzassero in televisione, io sono sicura che tutti capirebbero l'importanza di essere vegan e capirebbero quanto gli alimenti di origine animali siano dannosi per la salute e per l'ambiente e come sia assolutamente non necessario ammazzare animali così crudelmente".
Mi racconta che per 5 anni ha vissuto in Israele ad Amirim, un villaggio interamente vegan, fondato nel 1950.
Quando mi chiede se sono vegetariana o vegana - e io le rispondo che sono vegana - mi guarda stupita.
"Ma lo sa che è troppo magra per sembrare una vegan?"
E così mi enuncia una sua seconda teoria:
"Guardi me. I vegan hanno una struttura ben consolidata! In natura, tutti gli animali erbivori sono ben piazzati. Le mucche, i panda, gli elefanti..."
Sono sincera, di questa cosa che i vegan sono "ben piazzati" come dice lei, ne avevo già sentito parlare. Discutiamo insieme cercando una possibile spiegazione scientifica...ma non ci riusciamo :(

Proseguo facendole domande un po' più personali e così mi rivela che la sua alimentazione è molto semplice. Ogni giorno mangia o Seitan o Tofu. Le sue insalate sono semplicissime, quasi sempre pomodori e lattughino. Non ama molto cucinare e quindi la sua alimentazione vegan si avvicina molto al crudismo. Ora che fa un po' fatica a camminare per colpa dell'artrosi - Ah, se fossi diventata vegan da subito sono certa non avrei di questi problemi! - ci sono diverse persone che si occupano di lei.

Una volta al mese fa la spesa presso I banchi del Sole. Le mandano un pulmino a casa con tutto l'occorrente. E' ghiotta dei dessert della Provamel e compra calzature da Le scarpe di Linus.

Marta è piena di inventiva e di voglia di fare. Ha creato un piccolo marchingegno che serve a non fare aggrovigliare il filo dell'auricolare del cellulare e me lo mostra orgogliosa.
Crede in Dio e da buona ebrea l'unico giorno che dedica al riposo è il sabato. Legge un po' di tutto, ma è abbonata alla rivista Vivere in armonia.
Mi confessa sorridendo che c'è un "ragazzo" ebreo di 90 anni che le fa la corte. Ogni tanto la comunità ebraica di Milano manda alle persone anziane dei pulmini per organizzare piccoli eventi di aggregazione e questo "ragazzo" le ha chiesto un incontro diverse volte.
"Pensi che l'ho conosciuto in quel rifugio profughi in Svizzera! Sono già due volte che gli do buca sa? Non è troppo bello e poi...non è nemmeno vegan!".

Le chiedo di poterle fare una foto, ma non se la sente.
"A chi vuole che interessi più la mia faccia? Non sono più così bella". Allora le chiedo di poter fotografare almeno le sue mani mentre scrive una dedica per la mia bambina.

La dedica di Marta Weiss per Luce
"SE L'UMANITA' NON SI NUTRISSE DI ANIMALI MANSUETI UCCISI, NON VI SAREBBERO NEMMENO GLI ASSASSINI DEGLI ESSERI UMANI.
MARTA WEISS, PER LA PICCOLA LUCE"

Grazie Marta!

16 commenti:

  1. Romy, questo post è davvero stupendo, mi hai commosso! Ora conosco una persona davvero saggia e sana nel corpo e nella mente. E' la conferma che la nostra scelta è la migliore che esista. Sono felice di avere avuto tutte queste informazioni, non conoscevo la signora Weiss. Ormai non so più come ringraziarti!!
    Bacio.

    Deby

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    1. Deby tu sei sempre troppo gentile!!! Grazie!! Ma il merito va tutto a questa super nonnina vegan. Hai ragione, il suo racconto è commovente e credo che possa essere d'esempio a tanta gente. Un bacione!!

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  2. Ciao Romy, grazie mille per lo stupendo post, avevo già letto di Marta Weiss su AAM Terra Nuova, ma la tua testimonianza ha un’immediatezza ed una genuina familiarità commoventi.
    Un abbraccio.
    Maura

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    1. Ciao Maura, come ho detto a Deby...sei troppo gentile!! Ti ringrazio, io non ho fatto altro che riportare per iscritto tutto quello che ci siamo dette. E' stata un'emozione grandissima per me e anche un grande onore. Un abbraccio a te!!

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  3. Un'esperienza davvero toccante! Complimenti, un bellissimo post!

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    1. Ciao Lolle, sì, molto emozionante...ti ringrazio cara!

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  4. Io ho condiviso particolarmente il passaggio sulla libertà dei cani. Tutti i cani che ho preso con me, anche l'attuale cagnetta, li ho sempre lasciati liberi di girovagare per i campi, come fossero randagi. Do' loro da mangiare, li curo..però sono liberi. Diciamo che ho anche la fortuna di vivere in una villetta in campagna, però mi è sempre venuto naturale. Non ho mai concepito i cani al guinzaglio, i pesci in boccia, gli uccellini in gabbia. Ogni animale è bello a casa sua =). Ma questo è solo il mio modesto parere.
    Bello il tuo post e l'idea di andare a visitare questa saggia signora. Gli anziani, se solo sappiamo ascoltarli, possono essere davvero fonte di saggezza.

    Leonardo

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  5. Io ho condiviso particolarmente il passaggio sulla libertà dei cani. Tutti i cani che ho preso con me, anche l'attuale cagnetta, li ho sempre lasciati liberi di girovagare per i campi, come fossero randagi. Do' loro da mangiare, li curo..però sono liberi. Diciamo che ho anche la fortuna di vivere in una villetta in campagna, però mi è sempre venuto naturale. Non ho mai concepito i cani al guinzaglio, i pesci in boccia, gli uccellini in gabbia. Ogni animale è bello a casa sua =). Ma questo è solo il mio modesto parere.
    Bello il tuo post e l'idea di andare a visitare questa saggia signora. Gli anziani, se solo sappiamo ascoltarli, possono essere davvero fonte di saggezza.

    Leonardo

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    1. Ciao Leonardo, ciò che scrivi è molto bello e anche molto coerente con uno stile di vita "vero" e naturale. Mi sento invece molto imbarazzata ad ammettere che io, vegana ed amante degli animali, abbia sempre avuto cani fin da quando sono piccolina. Probabilmente hai ragione tu, sai? Forse chi come me ha cagnoni per casa, confonde l'amore per loro per mero egoismo...non so.. :(

      Ti ringrazio per questa tua riflessione..!
      Un abbraccio

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    2. Io invece sono diventato vegano grazie all'affetto che mi lega a Pilla, la cagnolina con cui vivo.... un bel giorno mi sono chiesto perché se amavo lei continuavo a mangiare comunque animali e il passo al diventare vegano è stato breve.

      Credo che vivere insieme ad un animale, ammesso che non sia rinchiuso in gabbia e in una boccia, sia una cosa bellissima.

      Il guinzaglio credo sia inevitabile per evitare incidenti al cane, la cosa importante è lasciarlo libero di giocare (anche insieme a noi, cosa di cui i cani sono felicissimi) appena è possibile portandolo in un parco all'aria aperta!

      Si ritiene che l'uomo e il cane siano legati da almeno 36.000 anni.

      Credo sia impensabile pensare che una specie con si leghi in qualche modo ad un'altra vivendo a stretto contatto e comunque sullo stesso pianeta.

      Come lo è per oggi che si salvano cani dalla strada, immagino che in un tempo lontano un uomo o una donna abbiano salvato dei cuccioli a cui era morta la madre... forse in qualche modo era destino, quindi...

      Go vegan!


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    3. Ciao Fumettista Esplosivo :)

      Anche io la penso esattamente come te. Non concepisco chi venera il proprio cane e poi mangia altri animali. Però non li giudico, perché anche io prima ero così - purtroppo - ma solo per inconsapevolezza.

      Go vegan forever ;)
      Ciaoooo!!

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  6. Non lo so. Sai, sono contrario ai cani di "razza" e al commercio che se ne fa. Ma un cane da appartamento non lo è per forza..e magari è stato strappato alla strada o all'infelice vita in un canile. Non sarei così netto nel giudizio, e infatti non voglio esserlo. Mi piace sospendere il giudizio e pensare che in un mondo migliore le cose potrebbero andare come penso. Nel mondo che ci ritroviamo, invece, va benissimo anche il tuo cagnone per casa che di sicuro, se potesse, sceglierebbe di vivere con voi mille volte ancora =)

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  7. Grazie carissima , mi piace tutta la storia .....stupenda testimonianza .

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  8. Buona sera, io mi occupo di medicina alternativa, fitoterapia..

    Leggendo la storia della nonnina vegan, ho visto che poverina ha l'artrosi..

    Potrei consigliarle, qualche pianta antinfiammatoria, è possibile avere il suo indirizzo?

    Grazie
    Stefania

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