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Dopo la mia gravidanza sono tornata quella di prima grazie ad una dieta ipocalorica in regime alimentare Vegan. |
La cultura e la consapevolazza Veg si sta piano piano diffondendo, sebbene con tempi lentissimi e molti ostacoli da affrontare. Alzi la mano chi di voi - presupponendo che voi siate vegani, vegetariani o che abbiate una mezza ideuccia di diventarlo - non abbia incontrato il più alto tasso di portoni chiusi in faccia ed espressioni allarmate - e allarmanti - fra la categoria medica. Quando, da giovanissima, mi apprestavo timidamente ad avvicinarmi alla scelta veg, i medici sono stati i più duri nell'ostacolarmi e quasi sempre facendomi morire di paura. Mi è stato detto davvero di tutto:
- che mi sarebbero caduti i capelli
- che non avrei mai potuto avere figli
- che se invece nel remotissimo caso in cui, per intercessione di forza divina, sarei riuscita a rimanere incinta, mio figlio sarebbe stato ritardato, menomato o sarebbe morto prematuro (tiè!)
- che sarei diventata anemica
- che gli scompensi nel mio organismo sarebbero stati tali da interferire col mio sistema nervoso
- che il cuore si sarebbe indebolito a tal punto che non sarei più stata in grado di - nell'ordine -: camminare, salire le scale, chinarmi per allacciare un paio di scarpe.
E questa è sola una ridottissima raccolta di moniti terrorizzanti ai quali venivo sottoposta durante le visite mediche. Spesso mi accorgevo che la cultura veg non faceva parte del loro "repertorio", come se alla facoltà di medicina i testi di alimentazione vegetariana fossero stati ammucchiati nel cortile e dati al rogo come nel libro di fantascienza Fahrenheit 451 dove, per la cronaca, 451 gradi Fahrenheit è la temperatura di autocombustione della carta.
Com'era possibile che medici anche piuttosto accreditati ne sapessero così poco? E poi, davvero non ne sapevano nulla o semplicemente "non si azzardavano" a parlarne in quanto argomento in controtendenza e quindi scomodo?
Un altro errore che spesso commette chi di Veg sa nulla o poco è quello di confondere dieta dimagrante e alimentazione veg, spacciandoli per medesima identità. E già, perché nell'immaginario collettivo noi vegani ci nutriamo solo di acqua di rubinetto e insalatine scondite e da qui a considerarci dei fissati della linea - per giunta un po' picchiatelli - il passo è breve. Purtroppo.
Poi, come avviene un po' per tutti, ho avuto il mio momento di forza, il momento di "ora decido io". E precisamente questo avvenne dopo la nascita di Luce. Premetto che sono stata sempre molto magra, il giorno esatto del mio matrimonio raggiunsi il peso piuma di 45 kg per 160 cm di altezza. Prima di rimanere incinta l'ago della bilancia era posizionato sui 48 kg. Durante la gravidanza invece, il mio peso subì un aumento vertiginoso, dato da una impellente fame nervosa. Che peso raggiunsi? Non lo saprete mai, nemmeno sotto tortura!! Sappiate solo che non riuscivo più a guardarmi allo specchio :(
Volevo dimagrire, ma volevo altresì diventare vegana. Era davvero impossibile coniugare le due cose?? Su consiglio di un'amica vegetariana consultai il sito della Società Scientifica di Scienza Vegetariana, un sito che è un'istituzione nel suo genere. All'interno vi è una utilissima sezione in cui si può trovare il medico di cui abbiamo bisogno - generico, dietologo, psichiatra, pediatra, ginecologo etc etc -. Tutti i medici indicati sono assolutamente Veg!!!
E fu così che conobbi la mia nutrizionista, la Dott.ssa De Petris (luminare nel suo campo) che dopo avermi sottoposta ad ogni sorta di accertamento medico, elaborò una personalizzatissima dieta ipocalorica in regime vegetariano (in un secondo tempo e su mia richiesta me la fece vegana!).
La mia dieta ipocalorica vegetariana appesa sulla lavagnetta della cucina |
Fu seguendo quella dieta che capii quanto fosse ampia la varietà di cibo che potevo mangiare! Altro che acqua e insalatina!!
Cereali (che non sono quelli del Kinder Bueno eh?! Sono grano, riso, farro, segale, kamut, miglio, quinoa, mais, amaranto, grano saraceno etc etc) pane, legumi, seitan, tempeh, tofu, semi oleaginosi, alghe, frutta e verdura fresca in quantità, latti vegetali, malti, frutta secca e disidratata e persino cioccolata!
Mi diede due integratori, la vitamina B12 e la vitamina D (della quale ero carente). Nei tempi giusti persi una quantità ragguardevole di peso e più trascorrevano i giorni e più mi sentivo leggera, forte e piena di vigore. Non ero più ne' stanca ne' lamentosa, ma anzi, fu un periodo di intense attività fisiche e creative. Terminata la dieta mi prescrisse una sorta di dieta di mantenimento che altro non è che un regime alimentare sano e ovviamente, vegan!
Ricordate amici, se nell'alimentazione onnivora esistono diete dimagranti, esistono anche nell'alimentazione vegetariana e vegana. Dieta e regime alimentare sono due cose distinte. Affidatevi ad un bravo medico e seguite tutte le sue indicazioni. Non fate nulla di testa vostra! Abbiate perseveranza e pazienza, la felicità è alla portata di tutti :)