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mercoledì 30 maggio 2012

Procter & Gamble. Sponsor delle mamme? No, grazie.



Da qualche tempo, credo dal giorno della festa della mamma, circola in TV uno spot pubblicitario della Procter & GambleE' indubbiamente uno spot molto bello e commovente. A girarlo è stato Alejandro González Iñárritu (il regista di 21 grammi e Babel). Lo spot (che potete vedere quimostra le giornate tipo di 4 mamme e i rispettivi bimbi - future promesse olimpioniche - ambientate in 4 differenti città del mondo: Los Angeles, Londra, Pechino e Buenos Aires.


Mamme stanche, affaticate e tutte apparentemente senza un compagno. (La rapida ripresa del braccio del padre di colore che è sugli spalti e il padre seduto a tavola nella famiglia cinese, ripreso di sghimbescio alla velocità della luce, non fanno testo). Madri che pregne di amore e dedizione, accompagneranno i loro figli alla tanto agognata medaglia olimpica. Sveglia, colazione, panni da lavare, porta agli allenamenti, vai a riprendere, consola, medica, sostieni, lava i piatti e poi di nuovo, tutto d'accapo, per mesi ed anni. Al termine dello spot, appena dopo l'immagine clou della mamma made in USA (of course!) che, abbracciando la figlioletta a stelle e strisce fresca di vittoria, può finalmente lasciarsi andare ad un pianto liberatorio (tutti quei piatti da lavare a mano sono finalmente stati ricompensati!!), bè, ecco troneggiare la seguente scritta: orgoglioso sponsor delle mamme.

Orgoglioso sponsor delle Mamme
No, scusami caro P&G, ma come usavamo dire in classe da bambini, diversi lustri fa: "fly down!!!"

Ma sponsor di chi?? De che?? Primo, uno sponsor non fa pagare i suoi prodotti alle clienti, ma al limite glieli regala. No, giusto per precisare eh?!

E poi...sì, forse alcune mamme utilizzeranno i tuoi prodotti (tossici, inquinanti, testati sugli animali e degradabili nel lasso di un millennio di anni), ma non tutte!! Sì, perché caro P&G, forse non lo sai, ma ci sono tante, molte, moltissime mamme che sono diventate attentissime sia al rispetto per l'ambiente che - soprattutto - al benessere dei propri bambini. Chi ti sta scrivendo è una di queste mamme, una che non solo fa tutte le cose che egregiamente hai illustrato nel tuo spot - lavare, cucinare, accompagnare etc etc -ma:

1) Lo fa con un sorriso. E non con la faccia da condannata ai lavori forzati come le tue attrici.
2) Al posto dei tuoi prodotti (sempre tossici, inquinanti e bla bla bla) usa bicarbonato e intrugli autoprodotti di aceto e limone. E quando li produce...si diverte pure!

Ops...mi è sembrato di vedere un detersivo sullo sfondo


Ops...anche qui!

3) Quando è in auto con la sua bimba seduta sul seggiolino di dietro, non le schiaffa sulle orecchie musica proveniente da "aggeggini" che tu, tanto carinamente, fai funzionare con le tue pile tossiche e non smaltibili. Ma sai cosa fa??? Le parla...!!

La bambina dello spot con le "cuffiette" mentre mamma guida
Quindi...caro P&G...potrai essere l'orgoglioso sponsor di tutte le mamme che vuoi.
Ma non il mio ;)

giovedì 10 novembre 2011

Cosa uso al posto dei rotoli da cucina? Le lavette!

Il cestino di lavette che ho messo accanto al lavello in cucina

A volte penso che basterebbe così poco per preservare la nostra amata Terra. Al di là di tutti gli - purtroppo ovvi - interessi economici che stanno alla base del discorso, io credo che sia anche una nostra "pigrizia mentale" quella di riuscire a porvi rimedio così difficilmente e lentamente (molto lentamente). Quasi che si dovesse emulare la massa per forza, perché lo fanno tutti, perché altrimenti come si fa? Già e come facevano le nostre nonne 50 o 60 anni fa? Semplicemente facevano quello che era più naturale, forse senza nemmeno saperlo. Un rotolo di carta da cucina equivale ad alberi tagliati. Un tempo non esisteva. Ed ecco che mi è venuta un'idea carina, per evitare sprechi (in termini di alberi abbattuti, ma anche di bilancio familiare, di rifiuti da smaltire, di imballaggi che poi si buttano, ti smog causato dal trasporto del prodotto dal fornitore verso i supermercati). Non che io ce l'abbia con questi rotoli e che questi siano il capro espiatorio di tutti i mali ;) Anzi! Semplicemente un giorno ho pensato:- E se non li utilizzassi più? Come potrei sostituirli?" L'idea che mi è venuta in mente è così semplice che risulta imbarazzante. Ho messo accanto al lavello della cucina un cestino contente delle lavette, cioè dei quadrotti di spugna. Il cestino l'ho comprato in un negozio di casalinghi provenzali (perché io adoro la Provenza, non si era capito? ;) e le lavette in una normalissima merceria. Sono di spugna e molto resistenti, in cucina ormai le uso per tutto, per asciugare la classica goccia d'acqua, per pulire i fornelli, per asciugare frutta e verdura, per pulire il seggiolone di Luce dopo i pasti, persino per tamponare i fritti che cucino per mio marito. Ne uso diverse al giorno, poi le metto in lavatrice con il resto del bucato. Sapone di Marsiglia e via andare. Il giorno dopo sono già pronte per essere riutilizzate e rimpinguare il mio cestino. Perché non provate anche voi? :)