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mercoledì 25 aprile 2012

Il latte di proseguimento alla soia non è vegano!!

Il latte di proseguimento alla soia non è vegano
Ultimamente sono stata ad un corso di cucina vegan, eravamo tutte ragazze e quasi tutte mamme. E' stato davvero divertente e interessante! Ed è stato curioso come, nell'oretta della pausa pranzo, sia iniziato un veloce ed intenso "question-time" fra di noi che, armate di forchettine di legno riutilizzabili e masticando bocconcini di tofu e pasta di farro, abbiamo finito con l'urlare nomi di pediatri ed omeopati (tutti veg, of course!) da una parte all'altra della stanza. E così, mentre cercavi di "captare" la risposta ad una tua domanda, in sottofondo sentivi termini a te già familiari, quali: olio di lino, asilo steineriano (che nel mio caso, dopo lunghe ricerche è stato soppiantato da quello inglese, ma è un discorso che non credo interesserà ai posteri), allattamento prolungato, coosleeping, autosvezzamento, pannolini lavabili, Mei Tai, massaggio infantile etc etc. Chiedevo ed ascoltavo tutto, ascoltavo anche quello che non avevo chiesto, ed ogni volta che un nome, o un termine, mi passava di straforo per l'orecchio, dentro sentivo una vocina soddisfatta che gridava "celo, celo..." come quando da piccina giocavo alle figurine. Già tutto sentito, ricercato, studiato, appreso, testato - con "sommo" piacere di mio marito al quale, ogni volta, facevo una testa così su tutte le mie "scoperte".

Una cosa però, giuro che non la sapevo. Anzi, quando me l'hanno spiegato mi sono anche arrabbiata tanto! Ma voi lo sapevate che il latte vegetale di proseguimento per i lattanti, oltre che essere consigliato da alcuni pediatri vegani o vegetariani....di vegetariano o vegano non ha un bel tubazzo??

Nello specifico sto parlando del latte Isomil2, un latte che avevo utilizzato per Luce quando era più piccola e che ora giace mezzo vuoto (e credo anche mezzo andato a male) nell'armadio della sua cameretta (non chiedetemi perché non l'abbia mai buttato! Credo volessi riutilizzare il barattolo per qualcosa che non ho più fatto).

Comunque...
Questo latte in polvere (e lo si legge anche sull'esterno del barattolo) contiene fra le altre cose:

- Taurina: è una sostanza acida scoperta originariamente nella bile del toro. E' presente in diversi animali e le piante non la contengono.

- Vitamina A palmitato RE (RE sta per Retinolo): si trova nelle fonti animali quali fegato animale, olio di fegato di merluzzo, uova e latticini.

A questo punto mi viene da pensare che questo latte formulato alla soia sia indicato prevalentemente per i bimbi intolleranti al lattosio - che quindi non possono bere quello vaccino - non per i bimbi vegan.
Nulla di male eh!? Basta saperlo ;)

lunedì 23 aprile 2012

Zuccherotti al cioccolato bianco vegan

Zuccherotti al cioccolato bianco vegan

Ho scoperto che esistono molte ricette per preparare il cioccolato bianco vegan. Il principio è bene o male lo stesso, si fa sciogliere del burro di cacao e dentro ci si incorpora...qualunque cosa purché sia dolce :) Sì, perché tanto - e dai, diciamolo ;), quello che da il colore bianco è il burro di cacao. Ho passato in rassegna davvero tante ricette e così ho scoperto che dentro, ci si può mettere dello zucchero a velo, il succo di agave, degli anacardi tritati, il latte di soia in polvere, la farina di mandorle...venghino signori venghino, ce n'è per tutti i gusti!!


Io - lo confesso - ho riadattato una ricettina scoperta sul sito americano della Peta. Riadattato perché la ricetta prevedeva dello zucchero a velo - che sappiamo essere sbiancato chimicamente e quindi, mmmmmmh, non mi sconfinferava più di tanto e del latte di soia in polvere industriale (che come ho già scritto nel mio precedente post, è reso solubile chimicamente e si trova solo negli USA). E poi, per dirla tutto, ho già fatto una fatica immane a trovare il burro di cacao (comprato da quell'anima santa di di mio marito nella cioccolateria Venchi dell'aeroporto)....insomma, ho preferito utilizzare degli ingrediente che avevo già a casa: zucchero di canna grezzo, latte di soia in polvere autoprodotto e dell'estratto di mandorle veramente superbo portatomi, sempre da mio marito, da un viaggio in America.

Il risultato finale? Giuro che non saprei come descriverlo! Appena assaggi un cioccolatino senti come una sensazione di dolce, dolcissimo, dolcissimissimo e poi, mentre lo mastichi...ecco...ti sembra di avere sulla lingua un cioccobiscottogranuloso alle mandorle...dolcissimo, ma tanto tanto davvero! E Vegan ;)

Comunque sia ho voluto ribattezzare questa ricetta in: "zuccherotti al cioccolato bianco vegan". Ci può stare? Ma sì, dai!! :)
Ok, prendete carta e penna che si parte:

50 gr di burro di cacao
70 gr di zucchero di canna grezzo fine
1 cucchiaino di estratto di mandorle
1 pizzichino di sale rosa

burro di cacao
Fate sciogliere a bagno maria il burro di cacao.



Mentre si scioglie - rigirando di tanto in tanto - versate in un grossa ciotola tutti gli ingredienti rimanente e mischiateli per bene.


Quando il burro di cacao si sarà sciolto completamente, versatelo nella ciotola ed amalgamate bene. Con un cucchiaio riempite gli stampini per il ghiaccio.


Riponete nel congelatore per un paio d'ore.
Et voilà!


**Per la ricetta dell'originale Cioccolato Bianco Vegan cliccate qua**








domenica 22 aprile 2012

Latte di soia in polvere fatto in casa (NON PER LATTANTI!)

Latte di soia in polvere autoprodotto

A volte capita che io e la mia allegra famigliola ci allontaniamo da casa per qualche giorno. Il classico weekend lungo. Quella "vacanzuola" troppo breve per portarsi appresso certe derrate alimentari, ma troppo lungo per non portarsene altre. Sto parlando, nello specifico, del latte di soia per la colazione (la mia!). Quel latte vegetale che non sei certa di trovare nella pensioncina tanto carina di Pietra Santa....e quello che non ti puoi portare dietro in formato liquido, (magari mezzo incominciato) perché pensi che andrebbe a male nel caldo del portabagagli della macchina. A voi non è mai capitata una situazione del genere? Se sì, spero che questo post faccia al caso vostro :)
Latte di soia in polvere: questa è la soluzione!

Premetto subito una importante considerazione: 
Questo latte in polvere autoprodotto non ha nulla a che vedere coi i latti vegetali per i lattanti, quindi, NON USATELO IN TAL SENSO!!!

Detto questo, voglio raccontarvi un po' di cosine che ho scoperto qui e là facendo una piccola ricerca.
Il latte di soia in polvere destinato ad un uso alimentare (quindi non per lattanti) esiste negli USA, ma è assolutamente inesistente in Europa - non chiedetemi il perché -.
Potete acquistarlo in Internet su diversi siti, per esempio qui o qui, ma vi costerà un botto e poi...non saprete mai con esattezza di cosa è composto. Vi dico questo perché il vero latte di soia in polvere (quello fatto in casa) non potrà mai - ripeto, mai - essere completamente solubile, mentre quello made in USA lo è. Misteriosamente, ci aggiungerei io.

Comunque sia, il latte di soia in polvere autoprodotto potrete usarlo sia quale ingrediente di quale ricetta (a breve posterò quella del cioccolato bianco vegan :) o sciolto nell'acqua quale sostituto del latte di soia liquido. In questo secondo caso sappiate che è poco solubile e che prima di berlo andrà fatto sedimentare per qualche istante sul fondo della tazza.
Una volta ottenuto, si conserva in un barattolo di vetro ben chiuso per qualche giorno (non troppi eh..!!)
Pronti??
Partenza!

A
- Versate la soia (foto A e B) in una pentola di acqua fredda, coprire, accendete il fuoco e lasciate sobbollire qualche istante. Mi raccomando, sobbollire, non bollire! Bastano davvero pochi minuti.

B
-Spegnete il fuoco, versate in un colapasta e lasciate raffreddare sotto l'acqua corrente. Dopo di ché, sfregate energicamente con entrambe le mani la soia. Come per incanto la pellicina esterna si staccherà dai semi. (Foto C e D)

C
D

-Rimettete il tutto in un tegame (o grosso recipiente) e riempite di acqua fino all'orlo. Vedrete le pellicine esterne salire a galla e i semi rimanere sul fondo. Rovesciate lentamente l'acqua in un recipiente, le pellicine scivoleranno via con l'acqua (FOTO E). Ripetete l'operazione più e più volte, finché le pellicine non ci saranno più!

E

-Nella foto F, ecco i semi tutti belli puliti e privi di pellicine.

F

-Rivestite una larga teglia con uno strofinaccio pulito e sopra disponetevi i semi di soia (foto G). Da questo momento andranno fatti asciugare e seccare all'aria e al sole per ben due giorni.

G

-Trascorsi i due giorni, i vostri semi saranno pronti per essere tostati. Metteteli in una pentola a fuoco bassissimo per 15 minuti circa rigirandoli spesso. Attenzione a non farli bruciare! Trascorsi 15 minuti lasciateli raffreddare su un piatto.


-Ora i vostri semi, tostati e raffreddati, sono pronti per essere tritati nel mixer. (Foto H) Fate in modo di tritarli il più finemente possibile.

H

-Come ultimo passaggio, passateli nel setaccio. Ne ricaverete una polvere sottile (foto I). Quello che non passa nel setaccio...datelo agli uccellini sul balcone :)

I

-Ed ecco il vostro latte di soia in polvere!! Potrete utilizzarlo mischiando qualche cucchiaino nell'acqua - fredda o calda - lasciando sedimentare sul fondo (foto L) o come ingrediente per qualche ricetta.

L

-Si conserva per 4-5 giorni, in un barattolino di vetro ben chiuso.