lunedì 31 ottobre 2011

Vegan: istruzioni per l'uso!!


Cosa mangia un vegano? Cosa pensa? Che cosa fa? Come si veste? Insomma: chi è?

Lo ammetto, fino a qualche anno fa, io stessa non sapevo dell'esistenza dei vegani. Il solo fatto di essere vegetariana - spesso e purtroppo - mi ha fatto sentire in alcune circostanze una "diversa", una specie di "disadattata" - e talvolta un pochetto fuori di testa - che andava in panico ad ogni richiesta di spiegazione circa la mia alimentazione, il mio stile di vita e le mie convinzioni animaliste. E il dovermi "giustificare" delle mie scelte alimentari, era una cosa che mi metteva a disagio, soprattutto se il terzo grado - il più delle volte volutamente provocatorio - avveniva in pubblico.

Non scorderò mai quando, per esempio, andai ad una cena di lavoro di mio marito. Nemmeno farlo apposta, per tutta la serata dovetti sorbirmi le strabilianti avventure (ehhhh!!!) di un commensale - seduto accanto me - che proprio l'indomani mattina sarebbe partito alla volta di una cruenta e sanguinosa mattanza di tonni non so bene in quale luogo nel mondo. Lo ascoltavo parlare in silenzio e dentro di me saliva una tristezza profonda - per quei poveri tonni - e un senso di....mhhh....si può scrivere in un blog: "ammappa che palle!!!"? Ecco, quest'ultimo pensiero era quello predominante.

Ascoltavo motivazioni di ogni sorta circa la legittimità dell'uccisione di poveri animali indifesi e provocazioni della serie: "Voi vegetariani non mangiate carne, ma poi andate in giro con cinture di pelle e scarpe di cuoio". Ecco, ascoltare queste banalità mentre tutti gli altri attorno ridono soddisfatti - e tuo marito-carnivoro ti guarda con un misto di tenerezza e amore - , è una delle cose più frustranti, pallose e monotone a cui un vegetariano possa essere sottoposto. Ed ora che voglio diventare vegana? Ce la potrò fare?
Vegetariano. Vegano. C'è davvero così tanta differenza fra uno stile di vita e un altro? Ok, non posso mentire: sì, ce n'è tantissima e no, essere vegano non è una passeggiata. Anzi, se lo si vuole essere in modo perfettamente coerente, ragazzi....è davvero tosta!!


Uno dei tanti spuntini carnivori di mio marito :(

Facciamo un po' di chiarezza.
Per prima cosa ecco una rapida distinzione fra vegetariano e vegano.

Cosa non mangia un vegetariano: carne e pesce.
Cosa non mangia un vegano: carne, pesce, uova, latte, miele ed ogni loro derivato (formaggio, burro, yogurt, panna, gelato etc etc, ma anche maionese, gelatine a base di colla di pesce, pizza con mozzarella etc etc). Un puro vegano non userà mai nemmeno lo zucchero - né raffinato, né grezzo - , ma solo malto di cereali. Questo è un discorso a parte che meriterà un post in futuro.

Come si veste un vegetariano: indossa tutto tranne pellicce e pellami vari.
Come si veste un vegano: come il vegetariano non indossa pellicce o pellami, ma nemmeno: imbottiture di piume d'oca, tessuti in fibre animali quali lana (di pecora, alpaca, vigogna, capra, cammello etc. etc.), angora (coniglio) e seta (baco da seta). Un vegano si vesitirà con fibre naturali possibilmente biologiche (cotone, lino, canapa) o in alternativa con quelle sintetiche (qui ci sarebbe tutto un discorso da fare, la creazione di fibre sintetiche crea inquinamento, aspetto anti-vegano, ma me lo dite come si può camminare per strada a -10° indossando solo un maglioncione di cotone???)

Ed ora addentriamoci senza timore - o quasi ;) nella vera essenza dell'essere vegan.

Un vegano è attentissimo alle seguenti tematiche:

Non utilizza prodotti testati su animali (cosmetici, prodotti per la pulizia della casa, medicinali etc etc.). E' attento alla salvaguardia dell'ambiente, all'ecologia e cerca di avere un impatto ambientale il più basso possibile. Promuove il verde in ogni dove. Anche piccolissimi spazi di casa vanno benissimo per seminare e crescere piante fiorite.




Il piccolo terrazzino di casa mia a Milano
Ricicla il più possibile, riutilizza sacchetti e contenitori, autoproduce fin dove e per quanto possibile (pane, omogeneizzati per i propri bambini, prodotti per la pulizia della casa, vestiario etc etc.). Inquina il meno possibile - camminando a piedi, utilizzando mezzi pubblici o biciclette - , compra frutta e verdura di stagione a Km 0, pannolini lavabili per i propri piccoli, salviette riutilizzabili per struccarsi il viso, coppette mestruali che durano in media 5 anni.

Luce che indossa un Ciripà

Depura l'acqua del rubinetto di casa e la beve con tranquillità. Boicotta prodotti la cui produzione si è avvalsa dello sfruttamento di categorie non tutelate (un esempio su tutti, lo sfruttamento dei bambini in paesi quali Cina, India, Indonesia etc etc.) o le cui fabbriche non si attengono ai trattati sull'ambiente e sul riscaldamento globale, che inquinano, deforestano, devastano. Un vegano non spreca niente! Conosco puri vegani che raccolgono l'acqua fredda della doccia - aspettando che scenda quella calda - per poi utilizzarla per lavare i pavimenti o dare da bere alle piante.

Ok, ora lo avete capito, perché - almeno per me - essere Pura Vegana, può risultare un'impresa titanica? E sì, perché essere vegano non vuol dire solo mangiare o non mangiare determinati alimenti. Essere vegana, credetemi...è molto, ma molto di più! ;)

2 commenti:

  1. Ciao, io sono flexitariana.
    Gia' e' dura seguire quesra linea figuriamoci esser vegani,
    Seguiro ' il tuo stile di vita.
    Apprezzo tantissimo la tua scelta e la tua forza.
    Anche io marito carnivoro convinto che mi vorrebbe tale...ma lo amo !

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  2. Ciao Luby! Vedo che abbiamo tantissime cose in comune ;) Ma sai che non sapevo dell'esistenza di questo tuo stile alimentare? Molto interessante!! Ti seguirò sul tuo blog :) Un abbraccio!

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